• I Tortél Dóls di Colorno per il Calendario del Cibo Italiano

    In Italia non esiste una cucina nazionale, non è presente un piatto nel quale possa riconoscersi tutta la popolazione. Questo perchè l'Italia è un paese caratterizzato dalle diversità, dal punto di vista geografico, climatico, linguistico (basti pensare ai vari dialetti), storico e culturale. Ogni regione, ogni provincia, ogni paese ha delle tradizioni e delle abitudini differenti. Tutto ciò ha dato vita ad una cucina dalle mille sfaccettature, fatta di tanti piatti tipici locali, ognuno con una propria identità e ben radicato nel territorio di origine, tanto che della stessa ricetta, esistono infinite varianti, anche nella breve distanza che si può percorrere spostandosi da un campanile all'altro...

  • Gnocchi “ad spréli” con miele delle mie colline (ovvero gnocchi di ricotta e tarassaco con miele di erba medica, pepe rosa e noci tostate)

    Non ho mai visto l'MTChallenge come una sfida. Come un'opportunità di crescita, come un importante momento di confronto, come uno stimolo a migliorare, ad aguzzare l'ingegno per creare qualcosa di profondamente mio, e ad accendere la fantasia. Ma mai come una sfida. Non cucino per mettermi in competizione, o per compiacere qualcuno, ma semplicemente perché mi diverto. Mi piace cucinare divertendomi, e cucinare è per me un modo di coccolare le persone che amo, e a volte è stato anche un modo per distrarmi e superare momenti difficili...

  • Zuppa di fagioli e castagne delle mie colline, con “gras pist” e gnocchetti di patate fritti per #MTC53

    Ho preparato questa zuppa un paio di giorni fa, in una splendida mattina di sole, la prima dopo circa quaranta giorni di nebbia e di umidità, quell'umidità che ti bagna i capelli anche se non piove e che ti entra nelle ossa. Una di quelle giornate con il cielo così limpido e così turchino che, almeno dalle mie parti, si contano sulla punta delle dita nell'arco di un anno. La cosa meravigliosa è stata poter affacciarsi alle finestre di casa, e vedere da un lato i dolci crinali dell'Appennino parmense, e da quello opposto le vette imponenti delle Alpi, ricoperte di ghiaccio e neve...

  • Gattò di patate con mortadella, fior di latte e scamorza affumicata per il Calendario del Cibo Italiano

    Il Calendario del Cibo Italiano è il monumentale progetto promosso dall'Associazione Italiana Food Blogger, del quale vi sto parlando spesso in questi giorni, e che mi sta appassionando sempre di più. Sono serviti svariati mesi di assiduo lavoro, impegno e collaborazione per far si che vedesse finalmente la luce, ma finalmente dal primo gennaio 2016 tutto ciò si è trasformato in realtà, con 366 Giornate nazionali, dedicate ad un piatto o ad un prodotto tipico della tradizione culinaria italiana, e con 52 Settimane, nel corso delle quali approfondire un tema importante, con agganci in ambito storico, religioso, letterario, artistico o culturale...

  • Canederli all’emiliana per il Calendario del Cibo Italiano

    Secondo il Calendario del Cibo Italiano, ci troviamo nella Settimana dedicata agli avanzi, ed oggi si festeggia la Giornata nazionale dei canederli, grossi gnocchi di pane raffermo, molto diffusi nella cucina tedesca con un numero sterminato di varianti e di nomi differenti, mentre in quella italiana sono presenti unicamente nelle cucine regionali del Trentino Alto-Adige, del Friuli, dell'alto Veneto e dell'alta Valtellina. Si tratta di un piatto molto antico, tipico della cucina contadina, basato sul principio del riciclo, sia del pane vecchio, che di altri ingredienti, come formaggi o fondi di salumi...

  • Zuppa di lenticchie rosse per il Calendario del Cibo Italiano

    Non c'è modo migliore di iniziare questo nuovo anno, presentandovi un progetto straordinario, proposto dall'Associazione Italiana Food Blogger, al quale sono onorata di poter partecipare attivamente, in qualità di socia, ambasciatrice e contributrice. Infatti, in occasione del raduno che si è tenuto a Rimini dal 13 al 15 novembre 2015, AIFB ha presentato il Calendario del Cibo Italiano. Si tratta della risposta nazionale al National Food Calendar statunitense, e alle diverse giornate nazionali o internazionali dedicate ad un piatto, o ad un prodotto tipico, dei vari Paesi del mondo...

  • Uovo in raviolo del ristorante San Domenico di Imola per il tema del mese dell’MTChallenge #52

    Quando si parla dei grandi primi della tradizione italiana, caratterizzati dalla pasta ripiena, non si può non pensare al famosissimo "uovo in raviolo", opera d'arte culinaria, creata dalle abili mani del talentuoso executive chef del ristorante San Domenico di Imola (Bo), Valentino Marcattilii. Valentino, classe 1954, di origine abruzzese, si trasferisce ad Imola nel 1960 con la sua famiglia, e giovanissimo, a soli sedici anni, inizia la sua carriera proprio al San Domenico, lavorando come aiuto cuoco di Nino Bergese, che gli farà da maestro per sette anni, fino alla sua morte. Da qui in poi, per lo chef Marcattilii, si inaugurerà un periodo fatto di stages, presso i più…

  • Rotolo di patate ripieno di zucca, salsiccia e cipollotti freschi per il tema del mese dell’MTChallenge n. 51

    Quando penso al rotolo di patate ripieno, non posso fare a meno di collegarlo ai pranzi della domenica, con tutta la famiglia riunita a casa della nonna. Comfort food per eccellenza, è un piatto rustico e genuino, del quale ogni famiglia possiede la propria ricetta, che può variare in base alla stagionalità, alla regione, e soprattutto a quel che è avanzato in cucina. Un piatto quindi che nasce nelle cucine più umili, nelle quali si cerca di utilizzare ingredienti "poveri" come le patate, e di valorizzarli con l'arte del riciclo, con ripieni saporiti di ogni tipo, partendo dalla ricotta con gli spiaci, passando per il prosciutto con la mozzarella, fino…

  • Lasagne estive di pane Carasau con zucchine e i loro fiori, pomodori secchi e scamorza affumicata

    Il pane carasau è un tipico pane sardo, noto anche con il nome di carta musica, in quanto la sua croccantezza rumorosa "canta" sotto i denti quando lo si mangia. Il nome carasau, invece, deriva dalla parola sarda carasare, che significa biscottare, siccome nell'ultima fase di preparazione il pane viene fatto appunto tostare in forno. Le origini di questo prodotto sono molte antiche, si pensa addirittura nuragiche....