• Panini alla curcuma e zenzero con burger di salmone, maionese al lime e lamponi

    Di cosa mi piace scrivere? Di niente. Di terra e di sangue. Di respiri e di sospiri. Non sono storie, non sono fatti, sono soltanto emozioni. Scrivo di colori, di visioni, di sensazioni che scorrono sotto alla pelle. Di ciò che riempie la mia mente. Scrivo di niente. Quel niente che per me è tutto. E' l'essenza della vita, la sostanza delle ore che passano. E' il senso del mio essere qui, ora. Perché nella vita non c'è nulla di certo, nulla che si possa trattenere, o stringere tra le mani per sempre. Ciò che ci resta veramente è quel mondo meraviglioso che abbiamo dentro di noi che, se lo…

  • Salmone al miele e zenzero con fave, mango e caviale di alga Kelp

    "Ma tu, che lavoro fai?". Solitamente, quando mi pongono questa domanda, sono titubante e inizio a cercare qualche semplice parola che possa sintetizzare il tutto. Penso e ripenso, a volte balbetto, ma alla fine l'unica cosa che mi esce è "Sono una Food Stylist". A questo punto già so che novantanove interlocutori su cento mi guarderanno con aria perplessa e mi chiederanno "Food cosa?...ma sei una cuoca?".

  • Parmigiana di Melanzane

    Tra strati di melanzane (rigorosamente fritte!), salsa preparata con pomodori di stagione, basilico fresco e formaggi filanti si nasconde uno dei piatti più amati della cucina italiana. Le sue origini sono controverse, difficile è ricostruirne la storia,  tanto che Campania, Sicilia ed Emilia Romagna si contendono la paternità. Il termine "parmigiana" rimanda subito al Parmigiano Reggiano, formaggio tipico dell'Emilia Romagna, ma secondo il dizionario Devoto-Oli, il termine significa "cucinare alla maniera dei parmigiani", ossia degli abitanti della città di Parma, e vuol dire cucinare dei vegetali a strati...

  • Besan cheela e dahl di lenticchie rosse per il nuovo libro dell’MTChallenge

    Nota come gram flour, la farina di ceci è un ingrediente molto diffuso nella cucina indiana, impiegato in centinaia di preparazione, dolci compresi. Le donne la utilizzano anche per fare maschere di bellezza e profumatissimi scrub. In lingua indi la parola besan è l'equivalente di gram flour, invece il termine cheela sta ad indicare una specie di crêpe vegetariana molto speziata. In India le besan cheela rappresentano una sostanziosa colazione oppure uno spuntino da gustare in qualsiasi momento della giornata, spesso abbinate a salse, chutney o dahl, diventando così un pasto completo ricco di proteine vegetali.

  • Lo Scarpazoun (ovvero l’erbazzone reggiano) per Quanti modi di fare e rifare

    Fino a due settimane fa, quando l'estate stentava a voler arrivare, non ero per niente preoccupata, anzi. Il caldo non lo sopporto, soprattutto quello umido della Pianura Padana, e quando l'aria inizia a diventare pesante perdo ogni energia, mi spengo completamente. Anche cucinare o fare la spesa diventano delle imprese titaniche, e appena riesco cerco di stare lontana dai fornelli. Ma, per non mancare all'ultimo appuntamento con Quanti modi di fare e rifare prima della pausa estiva, mi sono armata di tanta buona volontà ed ho acceso il forno, trasformando la cucina in una sauna, ed ho preparato la mia versione dello Scarpazoun di Daniela del blog Ristorante dai nonni.

  • Pizza in teglia con fichi, prosciutto crudo di Parma e Parmigiano Reggiano 40 mesi per la sfida nr. 58 dell’MTChallenge

    Ho un blog, ma mi considero una food blogger un pò atipica. Amo cucinare, conoscere nuovi ingredienti, apprendere nuove tecniche, leggere e studiare la storia del cibo e delle tradizioni culinarie, però non mi piace molto fotografare, condividere sui social network o stare davanti allo schermo del computer. La mia natura curiosa e perfezionista mi porta, soprattutto nelle cose che mi appassionano veramente, a voler approfondire, studiare, imparare e migliorare. L'MTChallenge è la mia grande scuola di cucina, quella che nelle sfide tecniche, come il pan di Spagna o i croissant sfogliati, mi ha sempre messo a dura prova...

  • La Torta fritta di Parma per il Calendario del Cibo Italiano

    A Modena e Reggio Emilia è Il Gnocco fritto, a Bologna la Crescentina, a Ferrara il Pinzino, in provincia di Piacenza il Chisulén, mentre per noi parmigiani è la Torta fritta, quella con la maiuscola, stampata a lettere cubitali nel nostro DNA e parte imprescindibile della nostra tradizione culinaria più viscerale ed ancestrale. Oggi, nella Giornata Nazionale del Gnocco fritto e culatello, con ambasciatrice Micaela Ferri del blog Le ricette di Michi, non potevo non dare il mio contributo al Calendario del Cibo Italiano con una delle ricette più rappresentative della mia città: l'intramontabile Torta fritta...

  • Passatelli emiliani asciutti con crema di piselli, caprino stagionato e luganega per Quanti modi di fare e rifare

    La domenica generalmente è una bella giornata, ma questa volta ci sono tanti motivi perché lo sia ancora di più. Infatti, dopo due mesi di pausa, torno a partecipare al consueto appuntamento con Quanti modi di fare e rifare , al quale sono affezionata da tempo, e dove mi sento ormai come in famiglia. E torno a farlo nel migliore dei modi, perché questa volta tocca a me ospitare le Cuochine nella mia cucina verde e lilla, per preparare tutte insieme un piatto della mia terra, della mia tradizione e della mia infanzia: i passatelli emiliani...

  • Torta pasqualina con uova di quaglia, bietoline ed agretti per il Calendario del Cibo Italiano

    In molte case italiane non è Pasqua senza il rito della preparazione della famosa torta pasqualina, torta salata tipica della cucina ligure, in particolare del Genovesato, che non poteva certo mancare nella Settimana delle cucina della Pasqua, all'interno del meraviglioso Calendario del Cibo Italiano, patrocinato dall'Associazione Italiana Food Blogger, della quale sono felice di fare parte...

  • Gattò di patate con mortadella, fior di latte e scamorza affumicata per il Calendario del Cibo Italiano

    Il Calendario del Cibo Italiano è il monumentale progetto promosso dall'Associazione Italiana Food Blogger, del quale vi sto parlando spesso in questi giorni, e che mi sta appassionando sempre di più. Sono serviti svariati mesi di assiduo lavoro, impegno e collaborazione per far si che vedesse finalmente la luce, ma finalmente dal primo gennaio 2016 tutto ciò si è trasformato in realtà, con 366 Giornate nazionali, dedicate ad un piatto o ad un prodotto tipico della tradizione culinaria italiana, e con 52 Settimane, nel corso delle quali approfondire un tema importante, con agganci in ambito storico, religioso, letterario, artistico o culturale...