Crescioni al farro con gamberi alla curcuma, crema di burrata e pomodorini confit

Questa per noi è stata senza dubbio la settimana della piadina romagnola…ma vi posso assicurare che non ci siamo ancora tolti la voglia!!! Dopo le mini piadine, in versione mordi e fuggi (questa è la mia idea di finger food!), con lo straordinario connubio pere-formaggio, non potevamo certo farci mancare degli squisiti crescioni, ovvero delle piadine, chiuse a metà come un calzone e ripiene di ogni genere di bontà. Ma non è finita qui. L’impasto era così soffice e saporito che questa volta ho raddoppiato le dosi, e ho realizzato anche delle piadine classiche, che ognuno in famiglia, ha farcito con ciò che più gradiva, dallo speck e fontina alla crema di nocciole. Ma c’è stato qualcuno che ha apprezzato in modo particolare le piadine mignon, da noi chiamate in modo improprio “tigelline”, e che ne rubava dal tavolo una dietro l’altra e se le gustava così, senza niente, portandosele in giro per la casa. E chi poteva essere se non il nostro piccolo Sebastiano?! Ha poco più di un anno, però già la sa lunga in fatto di cibo. Tutto questo è stato merito di Tiziana, con il suo blog L’ Ombelico di Venere, che ha proposto la piadina romagnola come tema della sfida di questo mese all’ MT Challenge, e soprattutto della sua ricetta perfetta. Per la mia seconda ed ultima proposta ho realizzato dei crescioni, utilizzando sempre la farina di farro, con all’interno un mix di sapori davvero stuzzicanti, grazie alla curcuma (che amo e uso spesso in cucina), al tabasco (ne bastano poche gocce per fare la differenza), all’agrodolce dei pomodorini passati al forno e alla nota grassa della burrata. Il tema di questa sfida mi ha suggerito tantissime idee, anche per delle versioni dolci, ma purtroppo, per mancanza di tempo, non sono riuscita a metterle in pratica. Questo un pò mi dispiace perchè avrei voluto fare molto di più, però sono comunque contenta perchè così avrò tante cose gustose da cucinare nei giorni/mesi/anni  a venire!

Con questa ricetta partecipo all’ MT Challenge nr. 40

Crescioni al farro con gamberi alla curcuma, crema di burrata e pomodorini confit

Preparazione40 minuti
Cottura1 ora 20 minuti
Tempo totale2 ore
Portata: Piatti Unici
Cucina: Italiana
Keyword: crescioni
Porzioni: 6 Crescioni
Chef: Afrodita

Ingredienti

Per l’impasto

  • 150 g di farina di farro biologica
  • 100 g di farina di grano tenero tipo 0
  • 63 ml di latte
  • 63 ml di acqua minerale
  • 50 g di strutto
  • 7 g di lievito per torte salate
  • 5 g di sale fine

Per il ripieno

  • 180 g di burrata
  • 230 g di code di gambero rosa già sgusciate
  • 1 cucchiaio abbondante di curcuma in polvere
  • 1 cipollina rossa fresca
  • 250 g di pomodori ciliegia di Pachino IGP
  • 4/5 gocce di tabasco
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • basilico fresco q.b.
  • olio extra vergine di oliva q.b.
  • sale marino integrale
  • pepe nero da macinare
  • 1 pizzico di bicarbonato

Istruzioni

  • Per la preparazione dell’impasto ho seguito il procedimento di Tiziana: fate scaldare al microonde il latte e l’acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi e lasciate ammorbidire lo strutto mezz’ora circa fuori dal frigorifero.
  • Su di una spianatoia disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All’interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l’acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al piano di lavoro ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po’ dura, in questo caso aggiungere un pò di acqua. L’impasto può essere preparato anche con l’impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio impastatore per circa 5 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo e si staccherà dalle pareti del contenitore.
  • Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso.
  • Al momento dell’ uso dividete la pasta in 6 pezzi della stessa grandezza, formate delle palline e lasciatele riposare almeno mezz’ora.
  • Per il ripieno: Lavare i pomodorini, tagliarli a metà e disporli su una leccarda ricoperta da carta da forno. Versare un filo di olio evo sui pomodorini, aggiungere qualche foglia di basilico tritata finemente, salare leggermente e distribuire qualche granello di zucchero su ciascuno. Infornare in forno preriscaldato a 150° in modalità ventilata per circa 40 minuti, poi abbassare la temperatura a 130° e proseguire la cottura per altri 20 minuti (prestare attenzione alla temperatura del proprio forno: i pomodorini devono asciugarsi senza bruciare)
  • Mettere sul fuoco una padella antiaderente con un pò di olio evo, aggiungere la cipollina rossa tagliata fine e lasciarla appassire senza farla bruciare. Aggiungere un paio di cucchiai di acqua e stemperarvi la curcuma fino ad ottenere una specie di crema. Versare nella padella le code di gambero rosa private della vena intestinale, aggiungere qualche goccia di tabasco e proseguire la cottura per 7/8 minuti fino a quando il liquido prodotto dal pesce sarà in parte evaporato. Regolare di sale e lasciare raffreddare.
  • Mettere in un mixer la burrata, unitamente ad un goccio di olio evo, un pizzico di sale e di pepe, quindi azionare il robot fino ad ottenere una crema
  • Iniziare a formare i crescioni: disponete ogni pallina sulla spianatoia appena infarinata, schiacciatele con le dita e stendetela con il mattarello sottile, circa 2/3 mm, perché se fosse troppo spessa non cuocerebbe bene all’interno e nei bordi.
  • Su una metà spalmate un pò di crema di burrata, aggiungete qualche coda di gambero e alcuni pomodorini, lasciando un pochino di bordo esterno vuoto. Chiudete i crescioni rovesciando la parte di pasta senza ripieno sull’altra, sigillate il bordo prima con la punta delle dita poi con i rebbi di una forchetta facendo attenzione a non forare il crescione. Questo passaggio è molto importante perché è molto facile che in cottura il crescione si apra facendo uscire il ripieno, specialmente se è un pochino liquido. Non piegare perfettamente il crescione a metà in modo da poter rigirare un po’ il bordo su se stesso e procedere poi con la chiusura con la forchetta. In questo modo rimane un pochino più “sigillato”.
  • Cuocere i crescioni sul testo o sull’apposita pentola in terracotta. In mancanza di questi utilizzare una padella antiaderente. Cuocere i crescioni da entrambi i lati, quando girate i crescioni la parte del bordo non toccherà la teglia perché, mentre la prima parte cotta si sarà appiattita, l’altra sarà gonfia, spingete quindi con una paletta il bordo facendogli toccare la teglia, in questo modo si cuocerà. A fine cottura mettete i crescioni in piedi in modo che si cuocia anche la parte della piega.

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