Pollo arrosto con carciofi di Gerusalemme e scalogni al limone, zafferano e pepe rosa di Yotam Ottolenghi


“Sono più di vent’anni che abbiamo lasciato Gerusalemme, un tempo più lungo di quello che abbiamo trascorso là. Eppure è ancora Gerusalemme che consideriamo casa nostra: non nel senso di luogo in cui si svolge l’esistenza quotidiana, ma a cui sempre ritornare. E’ casa nostra, quasi contro il nostro volere perché, ci piaccia o no, ci connota…Vogliamo mangiare, cucinare e lasciarci ispirare dall’immenso patrimonio di una città che vanta quattromila anni di storia, che ha cambiato un padrone dopo l’altro e che adesso è il centro di tre importantissime fedi, e ospita genti di tale diversità da far sfigurare l’antica torre di Babele”. Così Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi raccontano nell’introduzione al loro libro di ricette “Jerusalem“, ispirato ai sapori e agli odori di Gerusalemme, una delle città più ricche di storia e di fascino di tutto il pianeta. Una Gerusalemme che profuma di erbe selvatiche, di giornate trascorse dei mercati, di terra secca nei giorni d’estate, di capre e pecore che razzolano sui pendii, di pita fresche, di prezzemolo tritato, di pasticcio di fegato, di fichi neri, di torte allo sciroppo, di biscotti friabili. Jerusalem è uno dei libri che amo di più, che mi piace prendere ogni tanto tra le mani e sfogliarlo, anche solo per guardare le immagini, e lasciarmi trasportare lontano in una cucina fatta di spezie e di colori decisi, dove s’incontrano -o si scontrano- i sapori di mille culture. Questa è una ricetta che ho fatto tempo fa, e che non ho mai trovato il tempo di postare, ma che merita un posto d’onore tra queste pagine, in quanto rispecchia profondamente la mia idea di cucina easy, senza troppi fronzoli, che però ha quella marcia in più data dalla scelta attenta degli ingredienti e degli abbinamenti, per regalare al palato un’esperienza unica.

Pollo arrosto con carciofi di Gerusalemme di Yotam Ottolenghi

Pollo arrosto con carciofi di Gerusalemme e scalogni al limone, zafferano e pepe rosa

Preparazione25 minuti
Cottura1 ora 10 minuti
Tempo totale1 ora 25 minuti
Portata: Secondi
Cucina: etnica
Keyword: carciofi di Gerusalemme, Pollo arrosto, scalogni al limone
Porzioni: 4 Persone
Chef: Afrodita

Ingredienti

  • 8 cosce o sovracosce di pollo (con la pelle)
  • 450 g di carciofi di Gerusalemme (Topinambur)
  • 12 scalogni (a me ne sono bastati 6 piccoli)
  • 12 spicchi d’aglio (a me ne sono bastati 4)
  • 50 ml olio extra vergine di oliva
  • 1 limone non trattato (io ne ho usato uno piccolo)
  • 3 cucchiai succo di limone
  • 1 cucchiaino stimmi di zafferano
  • 10 g foglie di timo fresche
  • 40 g foglie di dragoncello (le ho omesse aumentando la quantità di timo)
  • 1 cucchiaio grani di pepe rosa leggermente pestati nel mortaio
  • 2 cucchiaini sale
  • mezzo cucchiaino pepe nero

Istruzioni

  • metteteli in una casseruola, copriteli con abbondante acqua e aggiungete metà del succo di limone. Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e fate sobbollire per circa 20 minuti, fino a quando sono diventati teneri ma non molli. Scolateli e lasciateli raffreddare.
  • Mettete i topinambur in una grossa ciotola, insieme alle cosce di pollo, agli scalogni pelati e tagliati a metà per il lungo, agli spicchi d’aglio pelati e affettati, il limone tagliato a fettine sottili per il lungo, agli stimmi dello zafferano, all’olio d’oliva, al pepe rosa pestato, alle foglie di timo, a metà delle foglie di dragoncello, al sale e al pepe nero. Mescolate con le mani, coprite con pellicola trasparente e lasciate marinare tutta la notte in frigorifero.
  • Disponete le cosce di pollo in una teglia molto ampia con la pelle rivolta vero l’alto, e gli altri ingredienti intorno alla carne, compreso il liquido formato dalla marinatura.
  • Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti, poi coprite con un foglio di alluminio e proseguite la cottura per altri 20 minuti.
  • Togliete il pollo dal forno, aggiungete la metà del dragoncello tenuta da parte (o se non lo avete utilizzate del timo) e il succo di limone rimasto. Rimestate con cura, assaggiate e regolate di sale solo se necessario. Portate in tavola immediatamente

Bibliografia:
Ottolenghi Y. e Tamimi S., “Jerusalem“, Bompiani Editore, 2013

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